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Apre la mostra Paolo La Motta. Capodimonte incontra la Sanità

Apre la mostra Paolo La Motta. Capodimonte incontra la Sanità (dal 18 febbraio al 19 settembre 2021), a cura di Sylvain Bellenger e Maria Tamajo Contarini, promossa e organizzata dal Museo e Real Bosco di Capodimonte in collaborazione con l’associazione Amici di Capodimonte Ets e realizzata grazie al sostegno della Regione Campania, con fondi europei Poc-Programma operativo complementare 2014-2020, su progetto di allestimento dell’architetto Lucio Turchetta e coordinamento di Maria Flavia Lo Regio.

 

Presenti i curatori Sylvain Bellenger direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte e Maria Tamajo Contarini funzionario storico dell’arte del Museo, Rosanna Romano, Direttore Genarale per le politiche culturali e del Turismo della Regione Campania, Errico di Lorenzo, presidente dell’associazione Amici di Capodimonte Ets, la storica dell’arte Isabella Valente, l’Associazione Premio GreenCare Aps con la presidente Benedetta de Falco e il socio sostenitore Gianfranco D’Amato, Angela Tecce neopresidente della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee-Museo Madre, Luigi Iaccarino e Rossella Manzione (Casa d’Aste Vincent), Enrica D’Aguanno e Maria Sapio (Arte’m editore), il gallerista Alfonso Artiaco.

 

 

Video di Davide Uccella

 

Il rione Sanità si mostra in tutta la sua forza e la sua bellezza negli occhi e nei volti dei suoi figli più giovani e fragili: bambini e ragazzi dipinti e scolpiti da Paolo La Motta, artista che vive e lavora nel quartiere.

 

Grazie alla sua vasta cultura visuale e alla profonda conoscenza della tecnica scultorea e pittorica, La Motta riesce a far emergere l’anima di questi ragazzi, la loro angoscia, le loro speranze, i loro sogni, instantanee di un’infanzia spessa aspra e quasi sempre troppo breve.

Volti scrutati, amati, rispettati e poi fermati nella terracotta o modellati attraverso una pittura corposa e plastica.

 

Foto di Amedeo Benestante

 

Non è una mostra come tante ma una mostra sullo sguardo dei bambini che solo a Napoli si poteva realizzare con tanta sensibilità. Ci sono due star, una dalla storia tragica, quella di Genny, e l’altra di Maradona bambino che Paolo ha realizzato a poche ore dalla notizia della morte del campione. Ringrazio Paolo di portare il dibattito nell’Arte Contemporanea, una piccola mostra ma decisamente una grande mostra – afferma il direttore Sylvain Bellenger.

 

Non ho ritratto Maradona ma Maradona bambino, perché nel suo sguardo ho ritrovato quello dei bambini della Sanità. La mostra è qualcosa di molto profondo, è richiesta allo spettatore un’attenzione diversa, una riflessione che va oltre l’immagine – afferma Paolo La Motta.

 

Foto di Amedeo Benestante

 

Nell’esposizione sono riuniti ventitré dipinti, nove sculture e il polittico Genny. A completamento della mostra e come lettura intima del lavoro dell’artista, è presente in mostra un video-documentario di 20 minuti girato in presa diretta alla Sanità, da un’idea del direttore Sylvain Bellenger, per la regia di Rossella Grasso con il coordinamento di Carmine Romano, responsabile del progetto di digitalizzazione del Museo.

 

 

Tra le opere in esposizione ce ne sono due che resteranno nelle collezioni permanenti del Museo, grazie alla generosità di alcuni mecenati: Genny e Diego.

 

Genny è un polittico realizzato da La Motta nel 2007, composto da quattro tele che fissano in quattro pose della testa (il volto, il collo e i due profili) e una scultura a tutto tondo in terracotta il volto tristemente noto di Genny Cesarano, ucciso nella notte tra il 5 e 6 settembre 2015, in piazza Sanità durante uno scontro fra bande rivali. L’opera è stata acquisita stabilmente alle collezioni del Museo grazie alla generosità del mecenate Gennaro Matacena.

 

Foto di Giovanna Garraffa

Diego è un olio su tavola di piccole dimensioni (25×30 cm), realizzato da La Motta a fine novembre 2020, dopo la notizia della scomparsa del grande campione argentino Diego Armando Maradona. Raffigura Diego da bambino.

 

L’artista è stato ispirato da una foto postata su Facebook nelle ore immediatamente successive alla notizia. L’opera è stata donata al Museo dall’associazione Premio GreenCare Aps con il socio sostenitore Gianfranco D’Amato e si lega idealmente ai due campetti di calcio realizzati nel Real Sito, grazie alla raccolta fondi promossa con la “Festa dell’Estate” dalle Associazioni Premio GreenCare Aps e Amici di Capodimonte Ets per favorire il legame tra i giovani napoletani, esaltare il valore sociale del Bosco e intercettare nuovi pubblici nel Museo.

Foto di Giovanna Garraffa e di Diana De Luca

 

Tutte le informazioni sulla mostra nella pagina dedicata

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