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Caravaggio a Monza

La Flagellazione di Cristo del Museo di Capodimonte, capolavoro di Michelangelo Merisi da Caravaggio, è l’ospite d’onore alla Reggia di Monza di una mostra gratuita, a cura di Andrea Dusio e Sylvain Bellenger, che si inaugura oggi 16 marzo e sarà aperta fino al 17 aprile 2016.

 

Nel dipinto, le possenti figure di Cristo e dei suoi aguzzini bloccate come in un’istantanea fotografica preparano il martirio con gesti sobri ed essenziali, avanzando dall’oscurità quasi totale dello sfondo, in cui si intravede la colonna a cui Gesù è stato legato. Una luce potente investe i personaggi, indaga i dettagli naturalistici e contribuisce alla resa del dramma, di cui viene sottolineato principalmente l’aspetto umano.

L’imponente Flagellazione (286 x 213 cm), patrimonio del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, dipinta a Napoli per la chiesa di San Domenico Maggiore, è custodita dalla fine del 1972 nel Museo di Capodimonte e collocata nella Galleria delle Arti a Napoli dal ‘200 al ‘700.

 

Alla fine del 1606 Napoli accoglie il pittore in fuga da Roma per un fatto di sangue: Caravaggio uccide Ranuccio Tomassoni durante una rissa scaturita per un fallo in una partita di pallacorda. In città fino al luglio del 1607, Caravaggio affronta un periodo ricco di impegni e di commissioni, realizzando, oltre alla Flagellazione, altri lavori di grande intensità drammatica come Le Sette opere di Misericordia (Napoli, Pio Monte della Misericordia), la Salomè con la testa del Battista  (Londra, National Gallery), la Madonna del Rosario (Vienna, Kunsthistorisches Museum), la Crocifissione di sant’Andrea (Cleveland Museum of Art).

 

Portando con sé la speranza di ottenere la grazia papale, l’artista soggiorna nuovamente a Napoli tra l’estate del 1609 e il 1610 quando dipinge altri capolavori come il Martirio di sant’Orsola, oggi alle Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos di Napoli, ultima tela realizzata dal pittore prima di morire sulle coste di Porto Ercole.

 

Il percorso della mostra alla Reggia di Monza che ospiterà la Flagellazione di Cristo è articolato in tre spazi pensati per accompagnare il visitatore alla scoperta del dipinto dopo aver incontrato l’artista, l’uomo e la sua epoca grazie a una serie di pannelli didascalici e di filmati, e la possibilità di accedere ad ulteriori contenuti di approfondimento tramite QR code.

 

L’Annunciazione di Tiziano, opera di eccezionale valore del Museo di Capodimonte, eseguita dopo il 1558 per la chiesa di San Domenico Maggiore e di proprietà del FEC, sostituisce temporaneamente la tela di Caravaggio al termine del lungo cono prospettico della Galleria delle arti a Napoli.

La scena dell’annuncio alla Vergine, avvolta in una luce dorata palpitante e vibrante, è resa con forza e immediatezza espressiva dal maestro veneziano ormai ottantenne, che prosegue la sua estrema sperimentazione pittorica attraverso una drastica semplificazione del colore che arriva a disgregare cromaticamente le forme.

 

 

 

 

Foto di Alessio Cuccaro

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