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La Caduta dei Giganti di Tagliolini. Incontri di Restauro

Giovedì 19 maggio alle 16.00 il Museo di Capodimonte ospiterà nell’Auditorium la conferenza Il gruppo in biscuit della Caduta dei Giganti di Filippo Tagliolini, a cura di Patrizia Piscitello e Antonio Tosini,  che presenta al pubblico l’interessante rilettura dell’opera avvenuta grazie all’intervento di restauro che abbiamo seguito anche sul web. Un restauro aperto che ha permesso a tutti di ammirare dal vivo le diverse fasi di intervento, fotografate e raccontate sul nostro blog.

 

Il restauro della Caduta dei Giganti di Filippo Tagliolini, capomodellatore della Real Fabbrica di porcellana di Napoli, ha presentato una grande opportunità di guardare l’opera da vicino, finalmente alleggerita dalle polveri e dalle sovrapposizioni dei precedenti interventi di restauro.

 

La qualità, la bellezza del bianco della porcellana biscuit, il modellato curato, l’attenta resa anatomica e la composizione ariosa dell’opera più ambiziosa mai realizzata dalla Real Fabbrica di Porcellana di Napoli sono state riportate alla luce.

 

L’opera presentava un cattivo stato di conservazione, era ricoperta da uno spesso strato di polveri e precedenti interventi di restauro avevano appesantito l’insieme ricoprendo la superficie con numerose stuccature e con uno strato di grigio chiaro applicato per rendere uniforme il colore delle dita ricostruite dei giganti e mascherare le molteplici fratture.

 

Nel corso dei secoli il gruppo scultoreo è stato più volte smontato e rimontato e alcuni arti erano stati erroneamente posizionati. Molte figure sono state probabilmente progettate ma mai realizzate e sull’opera si vedono molti fori di ancoraggio.

 

I blocchi scultorei avevano perso stabilità e, in occasione di un restauro precedente, erano stati ancorati ad altre parti della struttura mediante fili di ferro che sono stati rimossi grazie all’attuale l’intervento di consolidamento .

 

Il gruppo monumentale realizzato nella Real Fabbrica di Napoli da Filippo Tagliolini testimonia l’altissimo livello tecnico e virtuosistico a cui era pervenuta la giovane manifattura.

 

Lo stupefacente sviluppo verticale della scultura è stato eseguito realizzando prima singole parti delle figure, come testa e busto insieme, gambe, braccia, modellate autonomamente e successivamente composte a seconda delle necessità mascherando con panneggi i punti di giuntura.

 

Questo sistema consentiva di realizzare con più libertà le ardite posizioni delle monumentali figure, come quella di Giove con l’aquila che domina la sommità del gruppo scultoreo, e nello stesso tempo garantiva la stabilità dell’insieme.

 

Il grande gruppo scultoreo doveva essere il grandioso dessert di un Servizio di Porcellana sullo stile di Ercolano per uso di Sua Maestà la cui lavorazione fu interrotta per ordine del re Ferdinando IV che scelse di continuare solo il Gruppo già mezzo modellato, rappresentante la Caduta de’ giganti.

 

La destinazione regale motiva la scelta di un soggetto così ardito che doveva stupire, intimamente legato alla mitologia, la cui lavorazione impegnò per anni la Real Fabbrica di Porcellana di Napoli.

 

L’appuntamento fa parte del ciclo degli Incontri di restauro, a cura di Paola d’Alconzo, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II in collaborazione con il Museo di Capodimonte, il Museo Archeologico di Napoli, la Soprintendenza per il Polo Museale della Campania, Intesa Sanpaolo/Restituzioni 2016 e ICOMOS Italia.

 

La conferenza è aperta a tutti e si svolgerà in Auditorium

 

 

Guarda tutte le fasi del restauro:

 

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